giovedì 4 giugno 2015

il 1 Giugno 2015  si è inaugurata a Bassiano nel Museo delle scritture "Aldo Manuzio" la mostra fotografica
" BARKS: la natura rivisitata" di Ivo Fanella

Barks : la natura rivisitata              
Domenico Bilà

Quando ho visto per la prima volta le fotografie della serie “Barks:  la natura rivisitata”  di Ivo Fanella la mia mente è corsa subito alle immagini dei pittori visionari dell’ottocento, artisti come Fussli e William Blake il quale  faceva dell’immaginazione il fulcro della sua visione poetica  e creativa,  affermando: “L’immaginazione non è uno stato mentale: è l’esistenza umana stessa.” Infatti le fotografie di Ivo Fanella catturano il nostro sguardo, immergendolo  nella rivelazione di mondi fantastici, abitati da parvenze spettrali, da figure fantasmatiche, strane e ambigue creature. Partendo dal fotografare le  cortecce degli alberi, attraverso la tecnica dello sdoppiamento dell’immagine, arriva a produrre  un distacco dalla concretezza della realtà, e nello stesso tempo, amplifica la gamma dei colori che  si intensifica, si accentua, perché sia possibile rivelare  “ciò che non si vede”. I nuovi  scatti  della serie “Barks, la natura rivisitata” che si aggiungono ai precedenti, presenti in questo catalogo,  mi hanno  condotto ad uno studio  più attento e approfondito di questo lavoro fotografico e  mi hanno  persuaso che il fulcro del lavoro di Ivo Fanella  fosse dato dal rapporto tra natura e artificio, in cui  i due  contendenti si divertono a scambiarsi i ruoli, a giocare a rimpiattino fra loro. Tante meraviglie  che si rivelano dalla visione delle foto, sono fatte per inganno o per arte, come dire sono magia o artificio, realtà o finzione. Oggi cogliere la distinzione tra l’oggetto naturale e l’oggetto artificiale, comprendere visivamente la differenza,  non è più possibile nell’era delle biotecnologie. Come distinguere ciò che è geneticamente modificato dai corrispondenti esseri naturali? Il duello tra natura e arte, presente nella serie “ Barks”,  vuol essere spia di un turbamento che la bellezza delle fotografie con i loro incanti e meraviglie, sembrano voler esorcizzare ma che non possono cancellare. Ivo Fanella fotografa  la natura con la sua forma e nella sua realtà, e ne restituisce una rivisitazione, una metamorfosi, più ambigua e sfuggente, che inocula in noi i germi del dubbio sulla realtà delle cose e sulla loro effettiva conoscibilità.