mercoledì 21 dicembre 2011


Le Radici Altrove                                    

La Galleria “Il sipario” in occasione della mostra Esposizione di opere su carta a “piccolo formato” presenta,il giorno 26 dicembre alle ore 17:00,  il libro Le radici altrove  di Shubnum Khan, giovane autrice sudafricana di origini indiane e di religione musulmana, pubblicato dalla casa editrice Nova Delphi.
La presentazione è curata dalla casa editrice Nova Delphi e prevede l’intervento del dott. Eugenio Marchetti per un confronto sulle tematiche interculturali.
A seguire “L’erboristeria Latini” offrirà una degustazione di tisane e tè in uso nella cultura indiana.
Le radici altrove:
Uscito in anteprima mondiale per Penguin South Africa nel mese di maggio, questo romanzo rappresenta il fulminante esordio della giovane scrittrice. La narrazione nasce dal confronto fra tre generazioni di donne (una nonna, una madre e una nipote, la piccola Aneesa) che affrontano le difficoltà della vita quotidiana in Sudafrica, ciascuna cercando, coltivando e, a volte, rifiutando le proprie radici indiane. Un avvenimento drammatico spezzerà però il loro delicato equilibrio e le costringerà a misurarsi con i traumi del passato e con il senso della propria identità, sempre in bilico tra due epoche, due paesi e due culture.

                                             La Galleria Il Sipario 
                             Giulianello Via Vittorio Emanuele II n.6



martedì 29 novembre 2011



EX LIBRIS ALLA GALLERIA IL SIPARIO

Nota della galleria “Il Sipario”

Per le festività natalizie la Galleria “Il Sipario” propone una rassegna di opere su carta di piccolo formato, esponendo incisioni di vari artisti che i bibliofili e gli estimatori della grafica, cosiddetta minore, ben conoscono, come quelle di Mario Barberis, Giulio Bosisio, Duilio Cambellotti, Gastone Cambin, Vittorio Cameli, Cleto Capri, Vittorio Castellani, Arnaldo Carpanetti, Bruno da Osimo, Adolfo De Karolis, Mimmo Guelfi, Lorenzo Indrimi, Adolfo Magrini, Tranquillo Marangoni, Paolo Paschetto, Antonio Rubino, Italo Zetti, etc. Con la rassegna dedicata soprattutto all’ex libris la Galleria “Il Sipario” vuole sottolineare il proprio interesse alla divulgazione dei molteplici settori dell’arte (l’anno scorso  venne allestita la mostra sulla fotografia Otto-Novecentesca che riscosse tanto successo di critica e di pubblico) e creare l’opportunità di avvicinare il grande pubblico a settori meno noti del fare artistico, come in questo caso quello legato alla produzione di ex libris. La mostra Esposizione di opere su carta a “piccolo formato” è curata dal Arch. Prof. Francesco Tetro con il quale, da più di due anni, la Galleria “Il Sipario” collabora attivamente alla realizzazione di progetti espositivi di grande valore artistico.



Breve nota storica sull’ Ex libris del XX secolo (dagli scritti del compianto Remo Palmirani, Presidente dell’Accademia degli Ex Libris)
L’ex libris non è diventato un fenomeno di massa, per quanto riguarda il suo uso quale marchio di proprietà personale di un libro, ma negli ultimi anni ha visto espandersi notevolmente l’interesse nei confronti di questi foglietti così ricchi di storia, un tempo utilizzati solo da pochi bibliofili e oggetto di collezionismo da parte di un ristretto numero di “amatori”. Quando, nel 1945, i “vecchi” exlibristi si raccolsero per dare nuovo impulso all’attività italiana creando l’associazione B.N.E.L. (Bianco e Nero Ex Libris), l’entusiasmo era tanto. Sotto l’impulso di Gianni Mantero e la partecipazione di collezionisti come Ivan Matteo Lombardo e Giovanni Botta, e di artisti come Italo Zetti, Remo Wolf e Tranquillo Marangoni, l’attività exlibristica italiana diede prova di grande vitalità organizzando mostre memorabili, pubblicando cataloghi e riviste, partecipando a congressi internazionali. Al di là dell’aspetto economico che comunque non deve essere sottovalutato, è certo che in Italia si sta da qualche tempo respirando una nuova aria exlibristica che vede coinvolti collezionisti, artisti, bibliofili ed editori. Così l’A.I.E. (Associazione Italiana Ex Libris) di Trezzano sul Naviglio, nata nel 1986 per occupare lo spazio associazionistico lasciato libero dalla storica B.N.E.L., ha dimostrato una grande vitalità, come la pubblicazione di una rivista che, per veste grafica e qualità degli scritti, è la punta di diamante dell’exlibrismo europeo. Così l’Accademia dell’Ex Libris di Bologna che ha iniziato l’attività nel 1987, formata da un ristretto numero di promotori, ai quali si affiancano, quali accademici ad honorem, i più bei nomi dell’exlibrismo italiano e straniero, sia nel campo artistico che collezionistico. La finalità dichiarata è la diffusione della cultura dell’exlibris, tramite l’organizzazione di mostre e la diffusione di libri, coinvolgendo varie personalità. All’Accademia dell’ Ex Libris appartengono fra gli altri, come soci ad honorem, Mario De Filippis, collezionista conosciutissimo in tutto il mondo e proprietario della più grande collezione privata di ex libris, e Giuseppe Cauti, collezionista e saggista, al quale si deve l’organizzazione dell’importante concorso internazionale indetto dalla città di Pescara nel 1988 per commemorare il cinquantesimo anniversario della morte di Gabriele D’Annunzio. Ora l’exlibrismo italiano conta su di un notevole numero di artisti in grado di eseguire, nelle tecniche originali più diverse, ex libris di qualità pari a quella dei più importanti artisti europei. E fortunatamente, ai nomi ormai storici di Gianluigi Uboldi, Remo Wolf, Tranquillo Marangoni, Armando Baldinelli e Franco Rognoni, conosciutissimi dai collezionisti di tutto il mondo, si sono aggiunti quelli di molti altri artisti come Bruno Missieri, Cristano Beccaletto, Gianni Verna, Gianfranco Schialvino, Bruno Paglialonga, Raffaele Porreca, Antonio Grimaldi, Mario Guida, Nicola Sene, Callisto Gritti, Furio De Denaro. Il numero e la qualità delle “nuove” leve ha permesso l’organizzazione di alcune mostre di successo di soli artisti italiani, come ad esempio l’esposizione “25 artisti a confronto”, organizzata a Venezia dal Centro Internazionale della Grafica, che partecipa con entusiasmo alla divulgazione dell’ex libris anche con la pubblicazione di libri e riviste. 




sabato 26 novembre 2011

"ATTRAVERSO LE DIFFERENZE  immagini, suoni, parole dal continente africano". E' il titolo della rassegna organizzata dalla galleria Il Sipario che si è svolta nei giorni 19 e 20 Novembre 2011. 

Sabato 19 Novembre si è inaugurata la mostra fotografica di Simone Martelloni: Senegal 2011 Reportage Sentimentale.
La mostra si potrà visitare fino al 30 Novembre 2011 presso la galleria sita in Giulianello Via Vittorio Emanuele II n. 6

Senegal 2011: Reportage Sentimentale
Simone Martelloni è nato a Velletri nel 1972.
La  passione per la natura e per la sua difesa, lo ha spinto ad intraprendere studi in Scienze Naturali, ai quali ha sempre affiancato un impegno diretto per  l’ambiente ed il sociale. L’incontro con la fotografia avviene a partire da questo grande interesse che lo porta ad intraprendere, se pur a livello amatoriale, la fotografia naturalistica, realizzando una serie di scatti fotografici sugli animali selvatici e sulla flora spontanea dei monti Lepini e dell’Agro Pontino. Il lago di Fogliano e le montagne di Cori sono i luoghi incontaminati dove realizza le sue prime fotografie di animali colti nel loro ambiente naturale. Nei primi anni 2000 inizia a compiere lunghi viaggi per il mondo nei quali l’interesse specifico per la natura si coniuga con il suo impegno nel sociale e nel volontariato. Nel 2006 si reca alle isole Galapagos e in Ecuador a Tabacundo, sulle Ande, dove, all’interno di un programma di volontariato e di scambio culturale internazionale, vive e lavora presso una famiglia di contadini appartenenti alla comunità rurale del luogo. Nel 2007 viaggia in Perù, Bolivia, Argentina e nel 2009 si reca in Thailandia. È da queste esperienze in giro per il mondo che ha inizio il suo interesse per la fotografia di viaggio attraverso la quale si realizza la documentazione di un territorio inteso nel suo complesso paesaggistico, culturale e storico. La fotografia di Simone Martelloni, nei suoi reportage, si impegna ad esprimere il sentimento di un luogo e di un tempo, ritraendo il territorio e  la sua gente nel loro stato naturale. La mostra fotografica Senegal 2011:Reportage Sentimentale nasce dal viaggio e dalla conseguente esperienza di vita che Simone Martelloni compie nel 2011 in Senegal a Palmarin, una comunità rurale e di pesca situata all’interno del parco nazionale del Delta del Sine Saloum. Parte delle fotografie esposte sono state realizzate nella città di Saint Louis, dove è stato ospite di una famiglia, e a Dakar. Il titolo della mostra sottolinea come le fotografie di Simone Martelloni nascano da un precedente coinvolgimento sentimentale e di adesione emotiva ai luoghi, e soprattutto, alle persone che le foto rappresentano. Infatti le fotografie sono l’espressione di una convivenza instaurata con la comunità e con i suoi ritmi di vita che porta Simone Martelloni a prender parte a tutte le fasi della giornata, dalla sveglia mattutina, al lavoro nei campi, alla pesca,  fino alla condivisione del cibo e dei momenti di festa. Il reportage è passione, è raccontare storie, luoghi e persone per immagini prendendo posizione, schierandosi. Con le sue fotografie Simone Martelloni ci invita a conoscere, ci informa, ma soprattutto ci coinvolge in un legame empatico ed emotivo che ci restituisce un grande senso di dignità ed umanità  per una realtà che i suoi occhi hanno vissuto e il suo obiettivo ha  documentato.
                                                                                            Domenico Bilà




















Domenica 20 Novembre 2011 è stato presentato il libro "Amir e Sasha: il viaggio della speranza" scritto dai bambini della classe V sezione A anno 2010/2011 della scuola primaria Don Silvestro Radicchi di Giulianello, insegnanti Bruna Alimonti e Delia Tartaglia con illustrazioni realizzate dall'artista Paola Dondoni.
Il libro è la storia di due bambini nord africani. Amir e Sasha, che per fuggire dalla guerra che insanguina il loro paese, intraprendono un viaggio che li condurrà all'isola di Lampedusa.


 




A seguire lo spettacolo " il Grido del Tam Tam  poesie dell'antiapartheid, musica e immagini". Si tratta di un recital di poesie con proiezioni di immagini e musiche tribali eseguite da Marco Malagola e Marco Libanori.