"ATTRAVERSO LE DIFFERENZE immagini, suoni, parole dal continente africano". E' il titolo della rassegna organizzata dalla galleria Il Sipario che si è svolta nei giorni 19 e 20 Novembre 2011.
Sabato 19 Novembre si è inaugurata la mostra fotografica di Simone Martelloni: Senegal 2011 Reportage Sentimentale.
La mostra si potrà visitare fino al 30 Novembre 2011 presso la galleria sita in Giulianello Via Vittorio Emanuele II n. 6
Senegal 2011:
Reportage Sentimentale
Simone
Martelloni è nato a Velletri nel 1972.
La passione per la natura e per la sua difesa,
lo ha spinto ad intraprendere studi in Scienze Naturali, ai quali ha sempre affiancato
un impegno diretto per l’ambiente ed il
sociale. L’incontro con la fotografia avviene a partire da questo grande
interesse che lo porta ad intraprendere, se pur a livello amatoriale, la
fotografia naturalistica, realizzando una serie di scatti fotografici sugli
animali selvatici e sulla flora spontanea dei monti Lepini e dell’Agro Pontino.
Il lago di Fogliano e le montagne di Cori sono i luoghi incontaminati dove
realizza le sue prime fotografie di animali colti nel loro ambiente naturale. Nei
primi anni 2000 inizia a compiere lunghi viaggi per il mondo nei quali
l’interesse specifico per la natura si coniuga con il suo impegno nel sociale e
nel volontariato. Nel 2006 si reca alle isole Galapagos e in Ecuador a
Tabacundo, sulle Ande, dove, all’interno di un programma di volontariato e di
scambio culturale internazionale, vive e lavora presso una famiglia di
contadini appartenenti alla comunità rurale del luogo. Nel 2007 viaggia in
Perù, Bolivia, Argentina e nel 2009 si reca in Thailandia. È da queste
esperienze in giro per il mondo che ha inizio il suo interesse per la fotografia
di viaggio attraverso la quale si realizza la documentazione di un territorio
inteso nel suo complesso paesaggistico, culturale e storico. La fotografia di
Simone Martelloni, nei suoi reportage, si impegna ad esprimere il sentimento di
un luogo e di un tempo, ritraendo il territorio e la sua gente nel loro stato naturale. La
mostra fotografica Senegal 2011:Reportage
Sentimentale nasce dal viaggio e dalla conseguente esperienza di vita che
Simone Martelloni compie nel 2011 in Senegal a Palmarin, una comunità rurale e
di pesca situata all’interno del parco nazionale del Delta del Sine Saloum. Parte
delle fotografie esposte sono state realizzate nella città di Saint Louis, dove
è stato ospite di una famiglia, e a Dakar. Il titolo della mostra sottolinea
come le fotografie di Simone Martelloni nascano da un precedente coinvolgimento
sentimentale e di adesione emotiva ai luoghi, e soprattutto, alle persone che
le foto rappresentano. Infatti le fotografie sono l’espressione di una
convivenza instaurata con la comunità e con i suoi ritmi di vita che porta
Simone Martelloni a prender parte a tutte le fasi della giornata, dalla sveglia
mattutina, al lavoro nei campi, alla pesca, fino alla condivisione del cibo e dei momenti
di festa. Il reportage è passione, è raccontare storie, luoghi e persone per
immagini prendendo posizione, schierandosi. Con le sue fotografie Simone
Martelloni ci invita a conoscere, ci informa, ma soprattutto ci coinvolge in un
legame empatico ed emotivo che ci restituisce un grande senso di dignità ed
umanità per una realtà che i suoi occhi
hanno vissuto e il suo obiettivo ha
documentato.
Domenico Bilà
Domenica 20 Novembre 2011 è stato presentato il libro "Amir e Sasha: il viaggio della speranza" scritto dai bambini della classe V sezione A anno 2010/2011 della scuola primaria Don Silvestro Radicchi di Giulianello, insegnanti Bruna Alimonti e Delia Tartaglia con illustrazioni realizzate dall'artista Paola Dondoni.
Il libro è la storia di due bambini nord africani. Amir e
Sasha, che per fuggire dalla guerra che insanguina il loro paese,
intraprendono un viaggio che li condurrà all'isola di Lampedusa.
A seguire lo spettacolo " il Grido del Tam Tam poesie dell'antiapartheid, musica e immagini". Si tratta di un recital di poesie con proiezioni di immagini e musiche tribali eseguite da Marco Malagola e Marco Libanori.