Mostra fotografica “tra studio e cielo”
dei fotografi Claudio Marcantonio e Claudio Pio.
La mostra inaugura la stagione espositiva 2017/18 della
Galleria il Sipario e resterà aperta fino al 9 dicembre 2017. La mostra
fotografica “tra studio e cielo” di Claudio Marcantonio e Claudio Pio, inaugura
la stagione espositiva della galleria Il Sipario. Il titolo della mostra prende
spunto dal lavoro dei due fotografi, in quanto le fotografie di Marcantonio
sono dei paesaggi che hanno come protagonista il cielo, mentre quelle di Pio
sono ritratti realizzati in studio. Una ricerca che porta i due fotografi ad un
confronto con la luce naturale dei paesaggi in Marcantonio e con la luce
artificiale, da interno, in Pio, ponendoci di fronte a due modalità di lavoro differenti,
proprie della fotografia. La sensualità ed il fascino sono gli elementi dominanti
delle fotografie di Claudio Pio esposte in questa mostra. Egli ha intrapreso a
partire dal 2014 un percorso di ricerca legato alla fotografia di moda,
glamour, ponendo al centro del suo lavoro la volontà di raccontare l’eleganza,
il fascino e la sensualità femminile. Pio collabora con diversi magazine
fotografici e con il mondo della moda quale fotografo durante le sfilate. Le
fotografie esposte risultano eccedere la definizione di fotografia beauty, cioè
fotografie di bellezza, per inserirsi nella grande storia della fotografia di
nudo e di ritratto. Non che il genere fotografico Beauty non abbia una valenza
artistica, relegandolo soltanto a scopi commerciali, ma come affermava Kenneth
Clark nella sua opera sul nudo nell’arte,” quanto più è idealizzata e pura, e
quindi nuda la figura, tanto è più prossima all’opera d’arte”. Questo può
valere per le fotografie di Claudio Pio di grande qualità e di intensa
raffinatezza. Pio tramite i suoi scatti ci comunica la sua elaborazione interiore
di ciò che è sensualmente evocativo che costituisce l’essenza del desiderio e
di un elegante ed elaborato erotismo che traspare dalle foto. Le sue modelle ci
appaiono attraverso un gioco raffinato e sapiente delle luci, dei tagli e delle
forme, tanto reali quanto metafisiche, icone di bellezza e sensualità tradotte
dal mondo reale. L’uso della luce oltre a mettere in evidenza i particolari, le
forme, i profili, serve al fotografo per sublimare il suo concetto di bellezza
ed eleganza che così traspare in una resa non solo fisica ma psicologica,
carica di fascino che si impossessa delle foto e dello spettatore. La serie di
fotografie che Claudio Marcantonio espone ha per titolo “i cieli” i quali sono
gli indiscussi protagonisti. Sono cieli carichi di nuvole, densi di contrasti
chiaroscurali, di sfumature di grigi, a volte minacciosi e a volte sereni, rischiarati
in lontananza da una quiete luminosa. Questi cieli incombono su paesaggi naturali
ed urbani dove si percepisce l’opera dell’uomo, se ne sente la presenza, anche
se l’uomo è assente dalle foto. Ne restano le sue costruzioni, le sue opere, i
suoi oggetti, ma la figura umana non è protagonista di questi scatti. Quasi
questi cieli siano un monito, un avvertimento che la natura manifesta verso
l’opera dell’uomo, spesso priva di scrupoli verso il pianeta. Il fotografo, di
fronte al mondo con la sua macchina fotografica, sceglie cosa immortalare,
quale istante fissare, togliendolo dal divenire per sempre. Cattura un istante
che per lui è funzionale alle emozioni che vuol veicolare, ad esprimere una sua
visione delle cose. Ma un’opera d’arte eccede la volontà dell’artista, conserva
un nucleo impenetrabile a qualsiasi interpretazione che allo stesso tempo
consente diverse e molteplici interpretazioni di sé. Tutto ciò può valere per Marcantonio
che del suo lavoro ci offre una chiave di lettura che poi lascia il campo alla visione
personale, autonoma dello spettatore che si pone davanti alle foto. Personalmente
le fotografie che mi hanno maggiormente colpito sono quelle in cui traspare una
sorta di realismo magico, in cui la forza ed il movimento dei cieli si
contrappone ad un paesaggio di opere umane fermo, immobile, carico di patos e
di mistero. La grande bellezza e capacità tecnica del lavoro di Marcantonio traspare
proprio tra il contrasto dei cieli bellissimi, pieni di forza, vigore nel loro
apparire in movimento, e la fissità delle cose, opere di un uomo che non c’è
più, forse perché non più in sintonia con il mondo che cerca di dominare e
piegare al suo volere e che in questi cieli manifesta il suo dissenso.
fotografie di Claudio Pio