La Galleria Il SIPARIO presenta la collettiva di pittura degli artisti Aristide Costantini e Raffaele Sciarretta. Inaugurazione 11 Giugno 2016 alle ore 18.30 presso lo spazio espositivo in Giulianello Via Vittorio Emanuele II n 6.
11 Giugno 2016 - 25 Giugno 2016
11 Giugno 2016 - 25 Giugno 2016
Sguardi all’indietro.
Mostra di pittura di Aristide Costantini
e Raffaele Sciarretta.
Aristide Costantini
Aristide Costantini si avvicina alla pittura da giovanissimo,
essendo stato spronato dal suo
insegnante di scuola elementare a coltivare la passione per l’arte il
quale aveva intuito le capacità del suo giovane allievo nel disegno e nell’uso
dei colori. La sua formazione è da autodidatta e la maturazione del suo linguaggio
artistico, autonomo e personale, giunge
negli anni ’70 con la realizzazione
di quadri i cui soggetti fanno
riferimento alla realtà ed all’uomo:
sono nature morte, paesaggi e composizioni con figure. È soprattutto il
suo territorio ad ispirarlo con gli scorci del suo paese ed i paesaggi di una natura incontaminata che
Costantini osserva e fissa su bozzetti a matita, magari mentre si reca a Roma per lavoro, presso la Ericsson in cui
sarà impiegato per 30 anni. Quelle prime impressioni catturate dagli schizzi e dai disegni preparatori vengono poi reinterpretate in una pittura
intensa, malinconica che soprattutto nei grandi paesaggi, pervasi di
luce, si traduce in una dimensione
sospesa, fondata su impasti cromatici
vaporosi i quali esprimono la cifra profonda dell’artista. Alla passione per la
pittura Costantini affianca l’attività di promotore culturale che realizza
nelle numerose mostre d’arte ed estemporanee di pittura organizzate a
Giulianello e nei paesi vicini quali Velletri, Rocca Massima e Cori tra gli
anni ’70 e gli anni’90, prima di abbandonare il mondo dell’arte nel 1993.
Raffaele Sciarretta
Raffaele Sciarretta inizia a dipingere a metà degli
anni ’50 grazie alla conoscenza e frequentazione del pittore Pasquale Santelli.
Negli anni successivi si trasferisce da Giulianello a Roma dove si iscrive
all’Accademia Nazionale di Recitazione. La passione per il teatro prende il
sopravvento tra i suoi interessi ma nonostante ciò non abbandona la pittura. A Roma
sono anni intensi di studi e
frequentazioni in cui Sciarretta conosce molti protagonisti del mondo culturale
romano soprattutto del cinema e del teatro. Grazie al suo insegnante di
recitazione Pietro Scharoff, il quale fu allievo di Mejerchol’d ed aiuto
regista di Stanislavskij in Russia, frequentò l’atelier di Piazza di Spagna del grande maestro Giorgio De Chirico. I quadri che Sciarretta
espone in mostra, sono opere realizzate
in quegli anni in cui, attraverso una
pittura di matrice espressionista,
l’artista tende a dare forma ai suoi pensieri intimi e personali sui
temi dell’esistenza e del rapporto tra uomo e donna. Nei ritratti si può notare
l’influenza del grande artista Amedeo Modigliani, dal quale la ricerca stilistica di Sciarretta tende a
realizzare un’unità tra i ritmi lineari ed il colore in una trasfigurazione e
deformazione del soggetto da cui emerge
una umanità profonda ed estremamente sensibile. Tornato a vivere a Giulianello
e abbandonato il mondo del teatro, dopo aver lavorato nelle compagnie teatrali
di attori del calibro di Peppino De Filippo e Giorgio Strehler, Sciarretta ha
continuato a dipingere fino agli inizi degli anni ’90. Tra le sue opere, realizzate nei suoi ultimi anni di
attività, si ricorda una tela di grande
formato raffigurante San Giovanni Evangelista posta dietro l’altare della
chiesa di Giulianello.