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orari visita: lunedì pomeriggio 16.30 / 19.30
l'artista
il curatore della mostra
La scultura di Palmiro Taglioni
La mostra “Antologica” dello
scultore Palmiro Taglioni ripercorre, attraverso una selezione di opere,
il suo lavoro dagli anni novanta alle
sculture più recenti cercando di restituire un percorso che, nato
da una passione da autodidatta agli
inizi degli anni settanta, oggi si caratterizza in un impegno totale, molto
intenso, per questa forma d’arte.
Le opere esposte sono tutte
sculture in legno e per la maggior parte in legno d’olivo, materiale prediletto dall’artista che
ne ama lavorare specificatamente la
radice.
Lo stesso Taglioni ha definito la scelta del legno più
congeniale per esprimere quell’esigenza interiore che è per lui la scultura.
Il legno viene percepito dal’artista materiale vivo, in grado di mantenere la
memoria della storia del mondo con cui è venuto a contatto.
Il senso profondo dell’arte di
Palmiro Taglioni è da rintracciarsi nella stretta relazione tra la dimensione
estetica dell’intensione artistica e la dimensione etica del suo operare che si
pone come principio originario e fondante del suo essere scultore.
Tale principio è dato proprio
dalla scelta di confrontarsi con la radice di olivo, materiale di non facile
lavorazione, che difficilmente si lascia plasmare a causa della sua stessa
morfologia, con la quale l’artista sa di
dover scendere a patti, costruire un equilibrio tra intenzione comunicativa,
forma e materia.
La volontà di affermare il proprio sé, tenendo
conto dell’altro da sé, in questo caso la materia da scolpire, esprime la dimensione etica del lavoro di
Palmiro Taglioni.
Tutto ciò si evince anche dai
temi trattati nelle opere, dove sculture
come “L’Albero isolato”, “Un grido dal mare” e l’installazione “Shousha”
evidenziano un’attenzione verso la società e le sue problematiche.
Uno dei più grandi scultori del
‘900, Constantin Brancusi ,
affermava: “cerco di far in modo che il mio pensiero si
identifichi con il materiale che ho davanti. Ognuno di essi ha una propria
lingua, e il mio scopo non è di sopprimerla per sostituirvi la mia, bensì di
riuscire a fargli esprimere nella sua lingua ciò che penso, che vedo.”
Ciò è vero anche per Palmiro
Taglioni in quanto le sculture che egli
realizza non nascono mai da un progetto razionale premeditato, ma da un impulso
creativo che si delinea a contatto con la materia e le sue forme.
Il legno con le sue venature, i
suoi nodi, suggerisce già forme proprie che lo scultore estrae e valorizza in
equilibrio con la sua ispirazione ed intensione comunicativa.
Domenico Bilà
presentazione della mostra
le opere
nascita 1 - noce e pietra 2002 |
nascita 2 - noce e pietra 2002 |
albero isolato - radica di melo 2013 |
evoluzione - radica di ulivo 1992 |
particolari - radica di ulivo 2006 |
sorriso - radica di ulivo 1994 |
donna - legno di ulivo 2003 |
frammenti di memoria - radica di ciliegio 2013 |
saturnia - radica di biancospino 2009 |
abbraccio - radica di ulivo 2006 |
l'altro - radica e legno di ulivo 2007 |
un grido dal mare - legno di ulivo 2013 |
tramonto a istanbul - legno di ciliegio 2013 |
seta - legno di ulivo 2013 |
roosy - legno di ulivo 2011 |